Il costo globale dell’inattività fisica
1 Ottobre 2022
Un nuovo studio pubblicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità evidenzia che il costo del trattamento dei nuovi casi di malattie non trasmissibili (NCD) prevenibili raggiungerà quasi 300 miliardi di dollari entro il 2030.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha recentemente pubblicato il Rapporto sullo stato globale dell’attività fisica 2022, che analizza la misura in cui i governi stanno attuando le raccomandazioni per aumentare l’attività fisica in tutte le fasce di età e di abilità.
I dati di 194 Paesi mostrano che i progressi complessivi nell’attuazione delle politiche raccomandate dal PA sono lenti e disomogenei.
Se i governi non prendono provvedimenti urgenti per incoraggiare una maggiore attività fisica tra le loro popolazioni, entro il 2030 quasi 500 milioni di persone svilupperanno malattie cardiache, obesità, diabete o altre malattie non trasmissibili (NCD) attribuibili all’inattività fisica, con un costo globale di circa 300 miliardi di dollari.
Il rapporto evidenzia lacune significative sia nell’elaborazione che nell’attuazione delle politiche, nonché nei dati globali per monitorare i progressi compiuti su politiche importanti.
Lo sviluppo e l’attuazione di politiche volte ad aumentare i livelli di attività fisica consentirebbero di prevenire le malattie e di ridurre il carico sui sistemi sanitari già sovraccarichi.
"I benefici sono enormi, non solo per la salute fisica e mentale degli individui, ma anche per le società, gli ambienti e le economie".
Dr Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore Generale OMS.
Oggi più di un adulto su quattro e più dell’80% degli adolescenti non raggiunge i livelli di attività fisica raccomandati dall’OMS per una salute ottimale.
L’obiettivo globale è di ridurre del 15% la prevalenza dell’inattività fisica entro il 2030.
Per maggiori informazioni:
WHO highlights high cost of physical inactivity in first-ever global report